Come gli USA pianificano di trasformare la supply chain del litio

Telefoni cellulari, cuffie wireless, laptop, veicoli elettrici, batterie di accumulo.

Le batterie agli ioni di litio non solo alimentano una crescente quantità di dispositivi di uso quotidiano, ma sono anche diventate una parte fondamentale della strategia energetica degli Stati Uniti per diminuire la dipendenza dai combustibili fossili.

Da oltre un anno, l’amministrazione Biden sta spingendo per rafforzare le capacità di produzione di batterie al litio degli Stati Uniti. Lo sforzo include finanziamenti e risorse per l’estrazione domestica di litio e per la catena di approvvigionamento end-to-end, compresa la lavorazione e la produzione di batterie per veicoli elettrici.

L’amministrazione Biden offre un credito d’imposta di 7.500 dollari per i veicoli elettrici se la batteria è realizzata prevalentemente con materiali estratti o lavorati negli Stati Uniti. Inoltre, ha assegnato 2,8 miliardi di dollari in sovvenzioni per aumentare la produzione di componenti per veicoli elettrici, tra cui i componenti al litio.

L’obiettivo è ridurre la dipendenza del paese dalla fornitura estera di litio e aumentare l’autosufficienza energetica della nazione. L’unico produttore di litio negli Stati Uniti è il Nevada e il paese nel complesso detiene circa il 3,6% delle riserve globali di litio. La maggior parte della produzione mondiale di litio (il 75%) si trova in Cina e si stima che il paese rappresenti il 7,1% della riserva mondiale di litio. Le altre maggiori riserve si trovano in Cile, Australia e Argentina.

Con l’aumento della domanda, causata principalmente dalla sempre maggiore produzione di veicoli elettrici, il mercato del litio è destinato ad arrivare a valere oltre i 100 miliardi di dollari nei prossimi decenni.

Ultimi articoli