Si continua a discutere, da quasi un anno a questa parte, dell’inarrestabile calo delle tariffe di spedizione dei container, che a luglio sono scese ai minimi degli ultimi due anni.
Il 2023 fino ad ora, e resterà cosi molto probabilmente fino alla fine dell’anno, è stato molto condizionato sia dal calo dei volumi sia dalla abbondanza di capacità dei carrier.
Essenzialmente le compagnie di navigazione durante il 2021 e 2022, a causa della congestione nei porti, erano alla disperata ricerca di container per servire i clienti, quindi ne hanno ordinati di nuovi anche se sapevano che il livello esistente sarebbe stato sufficiente nel lungo termine.
Questa logica si è riflessa anche nella fornitura di navi portacontainer. L’ingresso in servizio di nuove navi portacontainer (quasi 2 milioni di Teu di stiva in più nel 2023) e il calo della domanda continueranno a impattare al ribasso sui noli. La scarsa domanda è ancora il fattore di fondo che incide sui tassi e i dati di luglio sono stati scarsi in tutti i settori.
Il risultato è un mercato che ad oggi presenta un’offerta eccessiva per le condizioni di mercato attuali e per il medio termine, e che questa situazione possibilmente perdurerà fino alla fine del 2024.